Originariamente pubblicato in data 19/03/2006
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La guerra dei DVD
La guerra dei DVD
I DVD sono come la pizza: una volta ne esisteva soltanto un tipo, oggi ci vuole un'ora di studio per comprendere il menu.
Quando Apple inventò il nome "Superdrive" tutto sembrava semplice. Il Macintosh guadagnava la capacità di masterizzare dischi DVD, con la stessa facilità con cui da anni si creavano i comuni CD. Poi le cose si sono immediatamente complicate.
Il primo "Superdrive" usava esclusivamente supporti di tipo DVD-R, con una capienza di 4,7 GB (come la chiamano i produttori dei dischi vergini) ovvero 4,3 GB (se fate i conti come Mac OS X). Poco dopo, però alcuni produttori di masterizzatori DVD se ne uscirono con unità che usavano supporti di medesima capienza ma differenti e incompatibili, chiamati DVD+R. Oggi quel problema è superato, perché Apple ha cominciato ad approvvigionarsi di masterizzatori DVD±R, capaci di sfruttare indifferentemente i due supporti. Da poco più di un anno a questa parte hanno cominciato a diffondersi su Mac i masterizzatori cosiddetti " a doppio strato" (in inglese dual layer , quindi in sigla DVD+R DL) che incidono due strati sovrapposti — stile wafer — su un medesimo supporto vergine. La capienza è dunque quasi doppia: 8,5 GB (7,9 GB a sentire il Finder).Apple ha il brutto vizio di mantenere il nome dei suoi prodotti anche quando le caratteristiche tecniche cambiano — pensate a quanti "iMac" diversi si sono succeduti sul mercato — e così il masterizzatore DVD, ormai di serie ovunque, continua a chiamarsi Superdrive. Non tutti i modelli di Mac sono dotati di un modello capace di scrivere i dischi DL: ne è privo, per esempio, il MacBook Pro. Tutti i Mac attuali possono leggere tutti i dischi DL, ma alcuni modelli vecchiotti fanno difficoltà a leggere i DL masterizzati in casa. Grazie al cielo, al mondo esiste un solo supporto DL, il DVD+R DL: non è mai stato commercializzato un DVD-R DL.
Per sapere esattamente di quale Superdrive è dotato il vostro Mac, fate un salto nell'applicazione System Profiler e cliccate sulla sinistra la scritta "Masterizzazione disco". I DVD sono nati per distribuire film digitali, e solo in seguito si sono diffusi come accessori per calcolatori personali. Tutti i Mac possono funzionare come riproduttori di dischi DVD, tanto quanto gli apparecchi domestici che connettiamo al televisore di casa. Come forse saprete, tutti i film acquistati nei negozi, per motivi commerciali, sono protetti contro la copia e vincolati alla riproduzione solo in alcune "zone" del mondo. L'Italia e la Svizzera appartengono alla zona 2 e i lettori che si trovano nei negozi di elettrodomestici italiani sono tipicamente vincolati a riprodurre solo dischi etichettati zona 2 (in Svizzera è più comune trovare anche lettori multizona).
Quando inseriamo per la prima volta un disco DVD video in un Mac, il programma DVD Playe r si offre di impostare la zona del lettore incorporato in modo da rispecchiare il film a disposizione: questa impostazione può venire cambiata sino a cinque volte nella vita del calcolatore, ma poi diventa immutabile (reinstallare OS X non aiuta). Con i Mac più vecchi di due anni è possibile utilizzare il programma VLC (gratuito su www.videolan.org) per leggere dischi di altre zone, ma i modelli moderni incorporano un lettore di marca Matshita che impedisce esplicitamente a VLC (o applicazioni analoghe) di funzionare.
Il limite dei cinque cambiamenti può venire aggirato cambiando la programmazione di basso livello (firmware) del lettore: una operazione legale ma delicata e non possibile per tutti i modelli di Superdrive: maggiori informazioni su http://superdrive.cynikal.net I primi dischi DVD video venivano usati esclusivamente per distribuire film in qualità PAL (paragonabile a quella della TV satellitare e del digitale terrestre, quindi 768x576 pixel). I Mac possono proiettare un film DVD a tutto schermo, ma limitandosi a stiracchiare l'immagine. All'inizio del 2005 hanno cominciato a diffondersi apparecchi video capaci di una qualità video superiore, sino a quattro volte. Apple, con i suoi programmi iMovie HD, iDVD HD e DVD Studio Pro 4, supporta la creazione di DVD Video ad alta qualità — sino a 1920x1152 pixel. Poiché lo spazio sui supporti è quello che è, un film più nitido deve necessariamente essere più breve per venire registrato su un comune disco DVD. Sul suo sito e nelle sue brochure, Apple chiama questi dischi "HD DVD": ma tenete a mente che sono dischi comuni che contengono immagini grandi, usabili sui calcolatori e irriproducibili per un comune elettrodomestico. Nel gennaio 2006 sono stati introdotti sul mercato i primi masterizzatori che, lavorando su supporti di nuova concezione, possono stipare molte più informazioni di quanto sia stato possibile sino ad oggi. I loro inventori (Sony e Toshiba) li hanno inventati pensando al video ad alta definizione, e quindi anche in questo caso viene usato il nome HD DVD: ma l'oggetto è ben differente. Come ai tempi della lotta DVD-R contro DVD+R, abbiamo due differenti formati sul mercato per ora completamente incompatibili l'uno con l'altro. Apple supporta lo standard nato da Sony e chiamato Blu-Ray, i cui supporti sono capaci di registrare 25 GB in singolo strato o 50 GB in doppio strato (il Finder li vedrebbe come 23,3 e 46,5 GB, rispettivamente). Non sappiamo quando appariranno i primi Mac internamente dotati di masterizzatori Blu-Ray, ma la cosa non è certo imminente visto che i primi modelli costano 1800 dollari ciascuno. Nel momento in cui questo articolo viene scritto, né Mac OS X 10.4 non supporta i Blu Ray, mentre un primo supporto รจ offerto da Toast 8.
Altre case si sono schierate con lo standard alternativo, progettato da Toshiba e chiamato semplicemente HD DVD. Tra le altre, Microsoft, che supporta i masterizzatori di quel tipo in Windows Vista, la versione 2007del suo sistema operativo. I supporti HD DVD sono meno capienti: "solo" 15 GB nel singolo strato e 30 nel doppio (13,9 e 27,9 GB, agli occhi di un PC).D'altra parte, i masterizzatori almeno per ora costano molto di meno, circa la metà.
È troppo presto per dire quale dei due formati vincerà sul mercato, e ancora di più per capire se sarà mai possibile sviluppare un lettore bistandard: ma sarà presto possibile fare il backup dei nostri dischi rigidi su uno o due dischi. Non lamentiamoci.