Impressioni di un beta tester
Luca Accomazzi, costretto per mesi a usare OS X 10.8 Mountain Lion prima del rilascio, ha qualche opinione forte in merito: nel bene e nel male
Il difetto più grande di Mountain Lion, per me, il rilascio a luglio. Così, l'amico Bragagnolo ed io siamo stati costretti a corse frenetiche e nottate interminabili per completare la nuova edizione della nostra Grande Guida ad OS X, editore Apogeo. Se Apple avesse avuto la buona grazia di attendere settembre ci avrei lavorato con calma nelle lunghe sere d'estate, di ritorno dalla spiaggia, con un bicchierone di latte e menta di fianco alla tastiera. Sic stantibus rebus, posso sperare che saranno i lettori a sorseggiare una bibita, mentre leggono il libro.
Il pregio più grande: la sua maturità. Da anni lavoro con i nuovi sistemi operativi Mac prima che vengano rilasciati, mentre scrivo quel libro; questa è la prima volta che una beta si comporta decentemente per tutto il tempo. Di solito, un disco rigido brasato me lo ritrovavo sempre (sempre sia lodato Time Machine). Sono poi le piccole cose quelle che danno maggior soddisfazione. Lion insisteva per bloccare i documenti dopo un mese dall'ultima modifica, chissà perché; Mountain Lion non ci prova neppure. Per i nostalgici del sistema "salva con nome" viene cambiato il sistema "duplica", in modo che consenta immediatamente di dare un nome al duplicato e ripristinare la funzionalità perduta in Lion. A proposito di ripristinare: il menu ora permette di scegliere tra la versione precedente e lo sfogliature di tutte le versioni. Persino lo scrolling su trackpad è migliorato.
Nessuna delle molte novità di OS X 10.8 cambia, a me personalmente, la vita. Trovo però geniale GateKeeper e mi sento più tranquillo grazie ad esso. Di per sé non è una idea nuovissima: è dai tempi di Windows Vista che gli utenti di PC lavorano con applicativi firmati dallo sviluppatore. L'implementazione Apple però è straordinariamente più efficace: basta lasciare la preferenza di sistema | Sicurezza e Privacy sul suo settario standard di "Consenti applicazioni scaricate da Mac App Store e sviluppatori identificati" per essere certi che all'utenza Mac non capiterà mai più una debacle come quella di Flashback, di cui vi parlavo su queste pagine due mesi fa. Per chi non sente il bisogno di acquistare nuove app in confezione o scaricarle dal web, l'opzione più restrittiva, quella che recita solo "Mac App Store" rende il Mac completamente immune a qualsiasi possibile forma di virus, cavallo di Troia o altro malware, con un sol clic. Una cosa così gli utilizzatori di Windows non possono neppure sognarla di notte.
Mountain Lion non è certo la perfezione fatta software. I suoi limiti che mi pesano di più? Non sopporto che iCloud, oggi così ben integrato, non mi permetta in nessun modo di aprire con una applicazione i documenti salvati da una seconda; e trovo irragionevole la scelta di non lasciar creare cartelle nidificate "nella nuvola". Per questi motivi, ho deciso che non lo userò affatto.
Come tutti gli utilizzatori di Mac con due monitor, trovo che la gestione del doppio schermo di Lion e di Mountain Lion sia frustrante. Mandare una finestra a tutto schermo significa perdere del tutto l'uso di uno dei due preziosi dispositivi. L'unico miglioramento rispetto al passato: in OS X 10.8 possiamo scegliere quale dei due monitor utilizzare e quale lasciare mestamente vuoto (anzi, a mostrare lo sfondo di seta grigia che Apple sembra voler ficcare ovunque). Davvero troppo poco dopo un anno dall'uscita di Lion e dalle prime lamentele. Apple dovrebbe rubare senza scrupoli a Microsoft la vera, unica idea vincente di Windows 8 e consentirci di usare una qualsiasi porzione di qualsiasi monitor come "tutto schermo". Mountain Lion, per esempio, consente di mandare l'app Messaggi a tutto schermo, ma che senso ha? Quanto spesso vi capiterà di nascondere tutto il resto mentre aspettate un messaggio da un amico? Avrebbe molto più senso permettere al Centro Notifiche di restare aperto e con i messaggi in bella vista lì della destra mentre noi stiamo giocando, scrivendo o navigando con il resto dello schermo. E invece no: se apriamo il Centro Notifiche tutte le altre finestre diventano inutilizzabili. Speriamo in OS X 10.9.
Luca Accomazzi da qualche parte ha ancora una copia di Mac OS 0.1 del 1983. Il suo primo articolo da giornalista discuteva i trucchi d'uso di Mac OS 1.0 nel 1984
Originariamente pubblicato in data 29/07/2012