Introduzione a Lion
Introduzione a Lion
Quando Apple rilascia una nuova versione di Mac OS X, tutto cambia e tutto resta uguale. Ogni riga di codice viene rivalutata per vedere se sia possibile ottimizzarla, velocizzarla, modernizzarla, aggiungere nuove funzionalità. Senza mai permettere alla ricerca della singola novità di guastare l’efficacia dell’insieme, il quale deve funzionare e venire percepito come un tutt’unico, integrale e integrato. È successo anche per la nuova versione 10.7, Lion. Rifiniture e perfezionamenti sono sparsi non a macchia di leopardo, ma… a pelle d’orso, ovvero allargate a coprire tutto (e tanti saluti alla metafora sui felini).
Con gran piacere e un filo di sorpresa da parte di chi scrive, le precedenti due edizioni di questo libro si sono piazzate tra i best seller del genere divulgativo-manualistico di lingua italiana. Non sono dunque serviti colpi d’ala per intuire come dovevamo procedere alla stesura quella versione 2011. Ci siamo completamente ispirati al quel modo di lavorare tipico di Apple menzionato poche righe fa. Anche questo libro cambia interamente, pur restando sempre lo stesso, come il sistema operativo che vuole presentare. Autori ed editore sono intervenuti – anche qui, su ogni riga e col medesimo faro che guida gli ingegneri della casa di Steve Jobs – per documentare le novità senza rincorrerle una ad una.
Rispetto alla stesura di due anni fa, un capitolo (su dodici) è stato riscritto di sana pianta, quattro rivoluzionati, un paio d’altri ristrutturati, i rimanenti solo aggiornati. Nel caso di questi ultimi non c’era, infatti, alcun bisogno di riscrivere, ma solo di controllare se le voci di menu siano state rinominate, le finestre riorganizzate, l’esperienza utente modificata.
Questo non è un libro su Mac OS X versione 10.7 Lion, il prodotto Apple. Non siamo partiti con l'idea di voler documentare ogni singola funzionalità del nuovo sistema operativo di Apple. Sarebbe stato facile mettere in piedi sei pagine dove mostriamo che in Photobooth è possibile cambiare lo sfondo. Facilissimo, addirittura, se avessimo documentato la cosa con dovizia di immagini che riempiono le pagine. Crediamo però che questo tipo di informazione venga fatto meglio e più velocemente sui siti web; e che questo tipo di scoperta ed esplorazione sia più efficace se ciascuno gioca un po' con il proprio calcolatore.
Questo è invece un libro su Mac OS X, il sistema operativo. Lo presenta, lo spiega, lo illumina. Parte da poco più di zero: se sapete far clic, aprire e chiudere finestre, selezionare voci dai menu potete benissimo cominciare la lettura. Di tutti i programmi significativi che trovate installati in un nuovo Mac questo libro visita i menu, presenta le opzioni, consiglia la configurazione e le preferenze. Un comune manuale si fermerebbe qui, ma noi abbiamo cercato di andare oltre. Nel libro, e specialmente negli ultimi tre capitoli, abbiamo cercato anche di far capire come e perché il sistema operativo funziona. Di dare una occhiata dentro al cofano e nel vano motore. Non cerchiamo di insegnare al lettore a programmare e neppure di trasformarlo in un sistemista, ma vorremmo che capisse bene come è architettato Mac OS X: solo in questo modo infatti l'utente può ragionare con il suo cervello e trovarsi da solo le soluzioni. L'utilizzatore che ha davvero capito come "gira il fumo" può intuire dove si troveranno le opzioni e le preferenze nei programmi che non sono ancora stati pubblicati mentre questo libro veniva scritto; non ha bisogno di tornare a sfogliare il manuale per ricordarsi le cose, ma semmai soltanto per recuperare uno specifico comando al Terminale. È diventato padrone della sua macchina: la guida personalmente, non se ne fa fa trasportare.
Proprio qui sta la differenza tra il nostro libro e il "manuale che non c'è" che gli fa concorrenza. Non volevamo scrivere un manuale di consultazione, ma una scuola guida.
Due parole vanno spese anche sull’esperienza di acquisto. Il sistema operativo Lion viene venduto, ed è una novità mondiale, nella forma di software scaricabile, All’editore è sembrato giusto che il nostro libro venisse innanzitutto offerto come eBook, libro elettronico, ed è grazie a questa novità — che Apogeo inaugura con il nostro volume — che riusciamo a presentare queste pagine contemporaneamente alla disponibilità di OS X 10.7: anche noi, come Apple, ci siamo affrancati dai tempi richiesti da rotative e duplicatori.
Nelle prime cento pagine circa spieghiamo come installare e come configurare Mac OS X. Il sistema operativo Apple non è simile alle vecchie automobili Modello T che, come dichiarò notoriamente il produttore Ford, potevano venire acquistate in qualsiasi colore purché nere. È invece un oggetto duttile e personalizzabile, che assume un aspetto speciale per venire usato dai bambini, un altro per gli adolescenti, uno ancora diverso per i non vedenti (ai quali Lion riserve gradevolissime sorprese). Tutti possono farne uno strumento ritagliato sulle proprie personali ed unisce esigenze.
Passiamo poi a documentare Mac OS X. È in questa parte, la più manualistica, che presentiamo le applicazioni fornite di serie con Lion, le loro opzioni, le interazioni reciproche. Ma i più recenti aggiornamenti di 10.6 Snow Leopard – e, naturalmente, Lion – introducono App Store; questo porta con sé una rivoluzione copernicana nella gestione del software extra che va ben oltre la mera possibilità di acquistare programmi via Internet (quella c’era già da anni, seppur lasciata alla iniziativa dei singoli programmatori). Acquistare programmi ricontrollati e controfirmati dagli ingegneri di Cupertino utilizzando una connessione protetta con Apple significa un salto quantico per la sicurezza del nostro calcolatore, e dunque dei nostri dati. Ed ecco perché il capitolo sulle integrazioni Internet di Lion è quello integralmente riscritto nella presente edizione, ma quello sulla sicurezza è uno di quelli rivoluzionati.
La sicurezza e poi la rete, la manutenzione del sistema, le tecnologie di base e l’uso del Terminale sono gli argomenti della seconda corposissima parte del libro. Anche qui, il nostro lavoro di riscrittura ci ha portati a operazioni inizialmente inattese. Chi acquista(va) un sistema operativo pescandolo su uno scaffale si trovava un disco CD o DVD utilizzabile per riavviare il calcolatore in caso di necessità. Con Lion questo non è più possibile: la soluzione escogitata al quartier generale Apple a Cupertino cambia tutte le carte in tavola—ed ecco perché anche il capitolo sulla manutenzione ordinaria e straordinaria del sistema è stato da noi completamente ripensato.
Lasciamo all'introduzione passata anche la chiusura. Buona lettura, e non solo. Provate quello che leggete, sperimentate, approfondite. Diventerete maestri di Mac OS X. E questo libro diventerà una rampa di lancio. Per noi sarebbe il massimo della soddisfazione. Per voi, crediamo, pure.
Luca Accomazzi
Lucio Bragagnolo
luglio 2011