Notte swing
Storia di una ricerca: musica swing made in Italy. Non dovrebbe essere difficile, giusto?
Tutto iniziò in una notte d'inverno. Ero tutto solo nella mia gelida casetta: mia moglie e mia figlia dormivano fuori. Per riscaldare almeno l'animo decisi di dare gran spolvero alla carta di credito e pescare un po' di musica swing dall'iTunes Store. Ovviamente ci vuol poco a scrivere "swing" nel motore di ricerca e qualcosa verrà pur fuori, ma immaginiamo che io mi stia chiedendo qual è il disco di quel genere più venduto, o l'autore più popolare, o le uscire più recenti, o chi in Italia faccia musica di quel tipo. Sono tutte informazioni che nei database di Apple ci sono. Immodestamente, credo di essere bravino nel fare domande ai pacchetti software, ma cercare risposte a queste questioni mi ha provocato un aumento della pressione, uno sfogo tipo orticaria e l'idea per questo articolo. (Non tutto il male viene per nuocere).
Se cercare musica è difficile, cercare un'applicazione per iPod Touch e iPhone nello App Store è tipicamente impossibile. Anche qui si lavora pressoché esclusivamente per nome: cercate "Twitter" e troverete le app che fanno riferimento al popolare sistema -- a proposito, su Twitter io sono "misterakko". Ma se desiderate un gioco di ruolo a turni come ve la cavate? Ce ne sarà pur qualcuno nel mare di ottantamila prodotti.
Qualcuno ha soltanto ira e scorno per l'interfaccia utente dello App Store. Non io, e ve ne spiego il motivo. Se vi piace il vecchio "Tetris", per esempio, scoprirete che la versione iPhone OS è meglio scritta e costa la metà rispetto a quella della PSP Sony; potrei poi fare molti altri esempi del genere. Questo gradevole stato di cose è direttamente causato dalla interfaccia utente. Per incassare molti quattrini, gli sviluppatori debbono cercare di raggiungere con le loro opere l'elenco delle app che hanno venduto più copie. Per vendere davvero tanto non basta offrire grandi prodotti, servono anche prezzi bassi, e così noi consumatori ne guadagniamo trovando in offerta veri gioiellini del software a meno di un euro. A proposito, posso consigliarvi
TokiTori? Non sono solo giochi: anche i navigatori satellitari per iPhone vengon via a prezzi davvero interessanti.
Sotto la pressione degli sviluppatori, infuriati per la concorrenza spietata, Apple ha aggiunto in bella vista un elenco con i programmi che hanno incassato più quattrini. L'idea: mettiamo in evidenza anche i bei software che costano decine di euro. Un fallimento: gli acquirenti si fanno guidare quasi esclusivamente dall'elenco delle app numericamente più vendute, e va benissimo così.
Nel 1975, i primi calcolatori Apple erano oggetti adatti solo a veri appassionati che perdessero ore ed ore per capirne il funzionamento. La storia di Mac, dal 1984 in poi, è la storia di un grande calcolatore utilizzabile pressappoco da chiunque. Ma c'è un limite. Nel tentativo di rendere ogni computer usabile anche da imbecilli, nella speranza di ridurre il numero di telefonate che arriva al numero verde,negli ultimi dieci anni si è scelto di nascondere la complessità sotto interfacce che impediscono alle persone intelligenti di sfruttare tutta la flessibilità e la potenza della macchina. I motori di ricerca, argomento di questo mio pezzullo, ne sono il caso più evidente (e non solo su Mac, certamente).
In alcuni casi la possibilità di fare ricerche sofisticate è rimasta, sepolta e quasi inutilizzabile. Aprite la cartella Immagini del vostro Mac, pigiate Mela-F , nel menu a discesa il cui valore iniziale è "Tipo" scegliete la voce "Altro", infine nel gigantesco elenco che appare spuntate "query semplice" (è la pessima traduzione dell'inglese "raw query" che vuol dire "richiesta grezza"). Nel box che appare a questo punto scrivete:
kMDItemFlashOnOff==0
Appare un elenco delle foto che avete scattato senza flash. Può servire, giusto? Con richieste altrettanto impossibile da immaginare e documentate poco o nulla potete trovare i soli PDF creati con un certo programma (io lo uso per ripescare gli F24 che mi manda la commercialista), e mille altre selezioni potenzialmente utilissime tra tutti i documenti che stanno sul vostro disco rigido. Ad Apple sarebbe costato pochissimo presentare un motore di ricerca semplice e potente come quello che caratterizza la creazione delle playlist speciali in iTunes. Una cosa analoga si potrebbe fare per le canzoni e le app in vendita sullo Store online. Ma non s'è fatto. Il mondo è degli stupidi.
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Luca Accomazzi (www.accomazzi.it) ha scoperto che lo swing è raggruppato sotto easy listening. Però a quel punto si tira fuori solo un elenco alfabetico di autori.
Originariamente pubblicato in data 12/12/2009