Punizione esemplare
Da ragazzo tutti mi dicevano “hai un buon carattere”. Ci ho messo anni a capire che non era sempre un complimento.
Quandero un ragazzo, tutti mi dicevano: hai un buon carattere. Ci ho messo anni a capire che non si trattava sempre di un complimento. Da allora mi sono proposto di cambiare, col passare degli anni, divenendo gradualmente più cinico e insofferente dellumana irresponsabilità. Giunto alla soglia dei quaranta, mi vanto di essere perfettamente in tabella di marcia, come possono del resto attestare i lettori regolari di questo spazio. Forte di questo atteggiamento, vi sottometto alcune proposte di legge.
Prima che le indagini delle procure, i comitati trilaterali di ricerca e le commissioni intergovernative traggano qualche conclusione sui motivi del blackout che a fine settembre scorso ha lasciato noi al buio e i nostri Mac mestamente spenti, passeranno altri tre mesi. Intanto, lo scaricabarile dei probabili responsabili procede alla grande. Propongo una soluzione semplice ma efficace. Si prende lattuale ministro responsabile per lenergia e lo si fucila immediatamente. Poi si prende il suo immediato predecessore e gli si concedono 24 ore di tempo per dimostrare che ai suoi tempi il disastro non sarebbe potuto succedere, o perché lui aveva ordinato le verifiche del caso o perché qualcuno ha modificato in peggio la infrastruttura dopo la permanenza di questo personaggio al potere. In assenza di prove certe sfoderate entro le 24 ore, si fucila anche costui. Si ripete per tutti i ministri precedenti sinché non si trova un innocente o si è arrivati al politico in carica ai tempi del dicastero Crispi.
A partire dalle prossime elezioni chiunque, candidato primo ministro o assessore comunale che sia, faccia promesse elettorali è tenuto a rispettarle dimostrabilmente tutte, oppure alla scadenza del mandato venga lasciato a bordo di una zattera a tre chilometri dalla banchisa dellAntartide, con la promessa di ripescarlo il giorno dopo, he he. Più in piccolo: tutti i responsabili di qualsivoglia ufficio pubblico che rilasci un programma (per calcolare lICI, inviare il 740 o qualsiasi altra cosa) sono tenuti a verificarne la compatibilità con tutti i calcolatori usati dai cittadini contribuenti. In caso di incompatibilità con, putacaso, Macintosh o Linux, il responsabile venga lasciato per un anno su una isola deserta insieme a una scorta per un anno di cibo surgelato, un generatore autogeno di energia elettrica a 220 volt e un capiente congelatore che accetta esclusivamente alimentazione a 110 volt.
A chi lavora nella pubblicità l'obbligo di acquistare esclusivamente prodotti che vengono pubblicizzati in TV dopo le venti (pensateci bene: niente frutta e verdura...) e cantando per tutto il tempo. Al ministro Lunardi e ai sindaci di Milano, Roma e Napoli una Ferrari nuova in omaggio e il compito di attraversare la città da parte a parte tutte le mattine tra le otto e le nove.
Alle compagnie telefoniche, l'obbligo di infilare nei loro risponditori automatici, al primo posto, la voce "dica o digiti «uno» per mandarci a quel paese". Poi la sera, con calma, prima di andare a casa l'amministratore delegato è obbligato ad ascoltarsi le registrazioni. Di persona. Tutte.
Ai programmatori Apple che ci danno TextEdit con il righello in pollici e che non importa i documenti Word con alfabeti diversi dall'inglese, iPhoto che manda le nostre foto in America a stampare, Rubrica indirizzi che non capisce il formato italiano dei numeri di telefono? Vacanza premio di mesi tre a Myanmar (Birmania): scalo dall'aereo nudi come vermi ma con, in una mano, dizionario bulgaro-bantù, nell'altra, spazzolino da denti. L'igiene orale è importante.
Ai programmatori Microsoft, e specialmente a quelli che lavorano sui "wizard" o assistenti che dir si voglia, una moglie e sei figlie (eventualmente in affido) di quelle che, quando le chiedi una cosa, dicono sempre di sì e poi fanno quel ç@§§* che vogliono.
E che dire poi di quelli che concordano con le testate Macintosh di produrre un articolo al mese su Apple e poi scantonano argomento? No, quelli lì li mandiamo assolti. Mica è colpa loro se Apple non presenta macchine nuove da mesi...
Originariamente pubblicato in data 01/06/2004