Le tortuose vie dell'informazione
Non viviamo più nelle caverne perché abbiamo imparato a scambiarci informazioni: come accendere un fuoco, come addomesticare i cavalli, come costruire siti web
Pensateci. Se la razza umana è la dominatrice del pianeta e se noi viviamo in un confort insperabile a tutti i nostri antenati il merito - non me ne vogliano generali, sacerdoti e politici - è soltanto di esploratori, scienziati e altre persone con la mente inquisitiva. Costoro scoprendo principi di natura e applicazioni dei medesimi, timidamente negli ultimi tremila anni e poi con maggior forza negli ultimi trecento, hanno inventato tutto ciò che rende piacevole la vita moderna. Le scoperte e i validi progetti si sono accumulati e diffusi perché gli uomini a differenza degli animali sanno comunicare bene; la gran diffusione del computer, massimo strumento per la manipolazione e la trasmissione delle informazioni, dovrebbe moltiplicare tutto ciò. Eppure...
Una delle cose che faccio per passione - di quattrini ne vedo ben pochi - è un po' di divulgazione scientifica. Prevedibilmente, seguo con maggiore attenzione le nuove tecnologie, ma non sono il mio unico interesse: leggo tra l'altro con grande attenzione le ricerche sul cervello anche perché il parallelismo con il computer, quando c'è, è affascinante. Negli ultimi quindici anni si sono scoperte cose interessantissime che prima nessuno si sognava. Pare, tra l'altro, che nessuna delle malattie legate all'invecchiamento siano scontate. Cercando di capire che cosa dia lunga e sana vita agli abitanti di alcune zone del pianeta è stata scoperta una molecola, il resveratrolo, che si forma naturalmente nella buccia dell'uva attaccata dalle muffe. Si è provato che se aggiungiamo abbondante resveratrolo alla dieta di praticamente tutti gli animali, esso dà loro una vita molto più lunga, tono muscolare da atleta e protezione da tantissime sindromi. Perché diventi una medicina, ahinoi, bisognerà aspettare quella decina d'anni necessaria perché si capiscano quali siano gli effetti collaterali e le controindicazioni che indubbiamente esisteranno ma di cui oggi non si sa nulla. Son pronto a scommettere che il resveratrolo e successori si dimostreranno importanti per la medicina quanto la penicillina e gli antibiotici, ma ingurgitare penicillina subito dopo la sua scoperta non sarebbe servito a granché, anzi...
Sulla versione inglese della Wikipedia (forse la cosa migliore venuta fuori da Internet negli ultimi cinque anni) trovate molte informazioni in più, se vi interessa. La pagina però è relativamente povera di inviti alla prudenza. Molti venditori di resveratrolo spuntati sulla Rete come funghi dopo la pioggia puntano a quella pagina: mi viene fatto di pensare che, essendo la Wikipedia editabile da chiunque, magari alcuni autori di quella pagina sono proprio i venditori. Magari non sarà così. Ma mi fa imbufalire lo scoprire o sospettare che qualcuno annacqui o svilisca l'informazione perché, come dicevo in apertura, è solo lo scambio di buone informazioni che ha fatto arrivare tutti noi dove oggi siamo. Le leggi non aiutano: nel nostro ordinamento è un reato addirittura penale la diffamazione (cioè parlar male di una persona, anche quando si dice di quella persona solo la verità, per esempio dando del mafioso a un mafioso) ma andate voi a trovare un modo di incriminare un giornalista che racconta fandonie per dare lustro a un potente o perché una certa banca lo ha portato a sue spese in Costa Smeralda in conferenza stampa. Così tanta gente per bene vota e manda in parlamento farabutti pregiudicati di cui non si raccontano le malefatte e compra fondi d'investimento che dalla data di primo collocamento ad oggi hanno sempre e soltanto fatto perdere quattrini.
A proposito di quattrini: io mi sono segnato il nome delle aziende farmaceutiche che stanno facendo ricerche sul resveratrolo e molecole consimili e ho già Safari puntato sul sito di home banking per acquistarne le azioni. Magari non riuscirò a campare centosettanta anni, ma mi propongo di almeno passare bene quelli che la fortuna e la genetica mi daranno in sorte.
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Il nonno di Luca Accomazzi (www.accomazzi.net) questo mese compie centoeuno anni. La genetica promette bene.
Non cerchiamo la gloria, ma la nostra ambizione è invecchiar bene; anzi, direi, benone.Francesco Guccini, "Gli amici"
Originariamente pubblicato in data 23/07/2007