Interesse superficiale
Tutti a sperticarsi
Poltrona scottante per Ballmer
Se ci foste voi, seduti sulla poltrona dell'amministratore delegato di Microsoft, cosa avreste annunciato? Lo scenario che s'è delineato con sempre maggior chiarezza dal 2007 ad oggi è quello di un sempre minor interesse per i personal computer che sembrano destinati a venire rimpiazzati -- non certo completamente, ma in buona parte -- da tablet e smartphone. Chiunque abbia provato in vita sua a far convivere un anziano con un Mac (per non parlar del PC) può ben capire quanto un iPad sia più adatto per i meno portati alle nuove tecnologie.
Ora, diciamoci la verità, Microsoft è incontrastato numero uno nei PC, ma con i tablet ha fatto buchi nell'acqua superati solo da quello di Mosé in uscita dall'Egitto via Mar Rosso, e quanto agli smartphone andate avanti voi che a me vien da ridere. E quindi non gli resta altra strada che provare a fare un PC formato tablet e incrociare le dita.
Surface contro iPad
Surface è oggetto tecnologico effettivamente interessante. Gli ingegneri di Microsoft son riusciti a mettere un PC in soli 903 grammi (nuovo iPad: 730g) e 13,5 millimetri di spessore (contro 13,4) e compresa una batteria da 42 watt/ora (25). Nella loro smart cover si annida una tastiera con tanto di trackpad. Bravissimi, tanto di cappello. Ma è un PC, non è un tablet. Può prendersi un virus, bisogna imparare ad usarlo, si scrive sulla tastiera: tutte caratteristiche vecchie che iPad s'è scrollato di dosso dalla nascita. Se ci pensate, il compianto Steve Jobs aveva come massima abilità quella di capire - prima di chiunque altro - di cosa si poteva fare a meno per fare di meglio. Tolse i tasti freccia dal primo Mac (per costringere tutti a usare il mouse), il floppy al primo iMac, la tastiera all'iPhone e via elencando. Dire che Surface ha in più tutte queste cose (sì, gli si può anche attaccare un lettore di floppy - via USB) non vuol dire elencare pregi, vuol dire elencare caratteristiche che nel 2012 a un tablet servono tanto quanto il lettore a schede perforate, le bobine a nastro e gli operatori i camice bianco.
Con Surface, Microsoft ha prodotto un dinosauro piccolo quanto i mammiferi che stanno rimpiazzando i tirannosauri. Io non vedo alcun motivo per cui le sue dimensioni debbano salvarlo dall'estinzione.
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Luca Accomazzi imparò a programmare Mac sulle bozze di stampa di Inside Macintosh volume 1 nel 1983. Questo è il suo 200° articolo d'opinione per Macworld Italia