L'IMPASSE DELLA DISINTERMEDIAZIONE

L'AVANZATA DEL COMMERCIO ONLINE - PARTE 1


30/05/2022 - Aurora Pravettoni

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Negli ultimi due decenni, le innovazioni e le nuove tecnologie hanno accelerato la vendita online, avviando così un processo di “disintermediazione”, ovvero la perdita o la diminuzione degli intermediari nel commercio tra il produttore di beni e il consumatore finale.

Questo fenomeno, apparentemente molto semplice e lineare, non è privo di aspetti controversi, primo fra tutti il timore del produttore di “perdere” in qualche modo il canale di distribuzione tradizionale affacciandosi al mondo dell’e-commerce senza avvalersi dei suoi tradizionali intermediari; da qui il concetto di “impasse della disintermediazione”, una situazione di stallo in cui il produttore teme di affacciarsi al mercato del commercio online  e lascia passare opportunità importanti di sviluppo.

In questa rubrica a più puntate forniremo una panoramica del processo: la prima tappa vi racconterà la storia del commercio online.

 

Il mondo, soprattutto negli anni più recenti, è stato il soggetto di grandi mutamenti, delle vere e proprie rivoluzioni, la cui dirompenza non si è arrestata allo sviluppo delle tecnologie e dei sistemi informatici, ma è andata oltre, estendendosi a tutti i settori dell’economia globale; tra questi, degno di nota è il settore del commercio, in cui il cambiamento ha portato all’introduzione di nuove modalità di fare scambi.

Percorriamo ora insieme alcune delle tappe principali.

 

Alla fine degli anni ’90, la nascita e la diffusione di Internet e dei sistemi di pagamento online sono state spinte propulsive della costituzione di canali di vendita diretti online.

In questi anni si colloca anche la nascita dei marketplaces di Amazon, eBay e Alibaba, le piattaforme colossi dell’e-commerce.

Gli anni 2000 sono il periodo in cui l’e-commerce inizia a diffondersi in maniera esponenziale; con la nascita dell’ADSL ad alta velocità, i negozi online iniziarono ad occupare il web.

Nel 2004 vengono introdotte le regolamentazioni inerenti agli standard di sicurezza costituite dalla Payment Card Industry Security Standards Council (PCI), un consorzio sviluppato per prevenire i furti di dati dei titolari delle carte di pagamento e rendere più sicure le transazioni. Tra queste ricordiamo il PCI DSS (Data Security Standard), standard di riferimento per la protezione dei dati dei consumatori che si applica a tutte le organizzazioni che accettano o elaborano carte di pagamento.

Pochi anni più tardi, nel 2008, con l’arrivo dei primi smartphones, presero il via i primi acquisti da dispositivo cellulare. La diffusione degli smartphones e tablets ha modificato in un certo senso il modo di fruire dell’e-commerce, permettendo agli utilizzatori di accedere ai diversi marketplaces e fare acquisti anche dalle apps, il cui sviluppo è direttamente collegato alla crescita dei social network, spazi virtuali caratterizzati da communities di utenti che interagiscono tra di loro scambiandosi commenti/testi corredati da contenuti audio, video ed immagini.

Tra le piattaforme in questione più note vi sono Facebook e Instagram, le quali forniscono alle imprese uno spazio in cui possono creare la loro pagina pubblica, il mezzo attraverso il quale possono comunicare agli utenti target la loro offerta di prodotti, ricevendo in cambio da questi un feedback diretto e tempestivo, utile ai managers per capire in che modo dirigere le iniziative marketing.

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