VENDERE ONLINE? UN APPROCCIO PASSO-PASSO

2 - Parte 1: Partire col piede giusto


03/03/2022 - Delia Re Ferrè

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Ci siamo detti che hai intenzione di vendere online perché hai visto nell’e-commerce un’opportunità di business, ma adesso devi pensare a partire con il piede giusto.
Fare il passo giusto significa fare una serie di valutazioni sulla propria attività, considerando gli investimenti da fare e i costi che è possibile affrontare. Però, prima di partire con un Business plan, ovvero un documento che descrive un progetto imprenditoriale, è necessario pensare al modello di business che si vuole adottare.
Quando decidi di vendere su Internet, infatti, devi pensare:
-    alla parte relativa al prodotto, quindi chiederti se lo rivenderai, oppure come lo fabbricherai, come lo progetterai e quanto ti costerà;
-    a come raccogliere i soldi, quindi e ad esempio tramite abbonamenti, in modo diretto o altri metodi;
-    e infine, alla vendita del prodotto, argomento che sarà oggetto di questo articolo.
Quando si parla di Business model si fa riferimento all’insieme delle pratiche organizzative e delle soluzioni strategiche attraverso cui la propria attività acquisisce vantaggio competitivo sul mercato, ed esso deve essere dinamico e flessibile.
Esistono diversi tipi di modelli di business e la scelta sul quale applicare deriverà dal ragionamento sul prodotto. 
Se il prodotto sarà fabbricato da te dovrai infatti valutare il suo costo al pubblico e, di conseguenza, la sua reddittività; dovrai inoltre fare una serie di valutazioni su chi lo comprerà, quindi sulla parte di pubblico che potrà essere tua cliente.
Se il prodotto è già in vendita dovrai invece valutare la competizione, valutare i tuoi margini e la redditività del prodotto.
In entrambi i casi dovrai valutare quanto ti costerà stoccare, imballare e spedire il prodotto e quindi fare delle considerazioni sulla logistica.
Vendendo online, ci sono fondamentalmente tre business model possibili da adottare: il modello Transazionale, il Marketplace e il Software as a service (SaaS).
Il primo è il modello di business più comune e consiste nella vendita di un prodotto o un servizio su un e-commerce. Esso è molto flessibile, ma nonostante questo vantaggio, risulta essere molto impegnativo in quanto necessita energia, tempo e soldi affinché funzioni al massimo delle sue potenzialità. I ricavi derivano dalle transazioni che avvengono tra acquirente e venditore.
Il secondo consente di ottenere ricavi tramite l’intermediazione tra due parti, generalmente un cliente e un fornitore. Nel settore e-commerce, tra i modelli marketplace “generalisti” più famosi vi sono Amazon ed eBay, ma ne esistono anche altri, oltre a marketplace “verticali” quali, per esempio, Abebooks che tratta libri antichi, stampe artistiche, ecc.
Il terzo è un modello basato sulle iscrizioni in abbonamento e permette di ricevere pagamenti periodici nel caso in cui decidessi di offrire il tuo prodotto non come un acquisto unico ma in abbonamento periodico. Esso consente di fidelizzare i clienti con maggior facilità rispetto agli altri modelli di business. Un esempio di chi applica questo business model può essere Netflix.
Ma qual è il business model adatto a te? Dipende da cosa vendi. 
Se il tuo prodotto è di nicchia e quindi attira un numero ristretto di utenti, ti consigliamo di puntare sul modello Transazionale in quanto sarà più facile arrivare a quelle persone. Prendiamo come esempio il curling, uno sport di squadra praticato da poche persone in Italia. Nel caso in cui vendessi le sue attrezzature, ti basterebbe farlo sul tuo sito e-commerce, senza il bisogno di andare sui marketplace, poiché il target di questo sport è identificabile e raggiungibile e quindi non avresti difficoltà nel farti conoscere dagli acquirenti.
Se invece hai un prodotto generalista, il Marketplace risulta il modello più adeguato poiché le persone cercano già quel prodotto. Se vendessi, ad esempio, prodotti di ferramenta, Amazon sarebbe un posto adeguato in cui venderli in quanto sono molte le persone che si affidano a questo marketplace per cercare questa tipologia di prodotti. In questo caso potresti utilizzare anche il modello Transazionale, ma dovresti investire in pubblicità per competere con la concorrenza.
Dovrai adottare, invece, il Software as a service, nel caso della vendita di prodotti che per la loro natura hanno un consumo periodico. Un esempio potrebbe essere quello delle capsule del caffè dal momento che si esauriscono nel tempo e quindi potrebbe risultare utile avviare un abbonamento.
A seconda della tua impresa online potrai decidere di adottare un singolo modello, o in alternativa un modello ibrido che ti permetterà di ottenere i vantaggi di due tipi diversi di modelli di business. Nel caso del prodotto generalista, ad esempio, potresti farti conoscere con il Marketplace e allo stesso tempo vendere tramite il tuo sito e-commerce. Al contrario, un prodotto di nicchia potrebbe essere venduto anche su un Marketplace nel caso in cui la nicchia fosse abbastanza grande.
Una volta presa questa decisione, potrai passare al business plan di cui parleremo nel prossimo articolo.

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