CHATGPT E GLI E-COMMERCE: ENTRA NEL FUTURO OGGI

Una tecnologia rivoluzionaria che può avere applicazioni formidabili: noi di Accomazzi.net ci siamo messi subito al lavoro per capire meglio cosa sia possibile realizzare.


14/03/2023 - Mario Radano

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Il primo marzo 2023, l'azienda OpenAI — ben nota ormai un po' a tutti per aver creato ChatGPT, l'intelligenza artificiale che chiacchiera in tutte le lingue compreso l'italiano — ha rilasciato delle API, cioè delle interfacce, che permettono agli sviluppatori esperti di linguaggio Python di creare soluzioni basate su ChatGPT.

È una tecnologia rivoluzionaria, sulla bocca di tutti e che può avere applicazioni formidabili, e quindi noi di Accomazzi.net ci siamo messi subito al lavoro per capire meglio cosa sia possibile realizzare.

Ecco cosa siamo già in grado di fare in breve tempo, applicando queste nuove tecnologie in modo personalizzato e adattabile ad ogni sistema informatico, web e non solo.

  • ChatGPT si può includere in un sito web di terze parti, nella forma di chatbot, e senza dover rifare il sito daccapo. Ma lo si può sfruttare anche in altri modi, per esempio facendogli rispondere a un numero di telefono, o come app sugli smartphone dei dipendenti.
  • Ci è possibile aggiungere alle capacità con cui è nato una base di conoscenza anche molto vasta, per esempio facendogli leggere delle FAQ, o gli "script" che si forniscono di solito al personale dei call center, o interi siti web. Il costo è direttamente proporzionale alle dimensioni delle informazioni aggiunte. In questo modo il bot può rispondere prontamente alle domande dei clienti/fornitori/dipendenti, in modo efficace e pertinente.
  • ChatGPT è nativamente capace di parlare tutte le lingue. Anche se le informazioni su azienda e prodotti gli vengono fornite in una lingua soltanto (per esempio l'italiano) il programma potrà rispondere alle domande fornendo quelle informazioni anche in altre lingue.
  • È possibile, anzi banale, vietare al programma di dare risposte se non è ben sicuro di quel che dice.
  • Dal momento del rilascio al pubblico, si possono catturare le conversazioni che il programma intrattiene coi clienti. Questo permette di trovare se ci sono domande fatte con una certa frequenza (cioè interessanti per l'utenza ma alle quali il programma non è pronto a rispondere), e permette in seconda battuta ma rapidamente di ampliare le sue conoscenze in questi ambiti, rendendo la sua azione più efficace.
  • La tariffazione a cui l'azienda è soggetta da parte di OpenAI dipende dalla lunghezza delle conversazioni che il bot intrattiene con gli utenti. Nell'ordine di un centesimo ogni 5.000 parole. Se si aggiunge la sintesi vocale fornita da OpenAI (tecnologia Whisper) per permettergli di ascoltare richieste fatte a voce e rispondere al medesimo modo c'è una ulteriore spesa — attorno agli 0,6 centesimi/minuto.
  • In Accomazzi.net siamo riusciti ad aggiungere una interfaccia vocale a costo zero, usando le capacità native dei moderni device al posto del sistema di sintesi vocale Whisper, quello offerto da OpenAI.
  • Il bot che colloquia con un cliente può anche venire informato, nel giro di un paio di secondi mentre la conversazione ha inizio, di informazioni specifiche sulla persona che ha di fronte, in modo che possa rispondere a domande del tipo "avete già spedito la merce che ho ordinato" o "quanti punti ci sono sulla mia tessera fedeltà".

In poche parole questa nuova tecnologia, in grado di rivoluzionare il modo in cui gli utenti interagiscono con i servizi del web, può essere adattata ai bisogni della tua attività, rendendola più efficiente e migliorando la comunicazione con i clienti,dipendenti e fornitori. E siamo solo agli inizi: il 14 marzo è stato rilasciato il nuovo GPT-4, ancora più efficace (noi siamo già nella lista d'attesa per metterci le mani sopra).

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