L'IMPASSE DELLA DISINTERMEDIAZIONE

I NOSTRI CONSIGLI - PARTE 4


20/06/2022 - Aurora Pravettoni

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In quest’ultima parte, conclusiva della nostra rubrica a più puntate (vedi parte 1, parte 2, parte 3) forniremo alcuni utili consigli a chi intende aprire il proprio business al commercio online, specialmente alle imprese più dubbiose.

 

Prima di procedere abbiamo comunque ritenuto importante elencare una possibile lista di punti di forza di chi possiede un e-commerce:

  • L’ampiezza dell’offerta, rivolta al pubblico di tipo business o consumer;
  • L’ampiezza del mercato, infatti si può vendere senza limitazioni geografiche considerando un contesto oltre ai confini locali;
  • I costi fissi, di transazione e di coordinamento minori, dovuti a minori passaggi di mano nella catena produttiva;
  • I prezzi minori, superiori al prezzo di costo ma minori rispetto al prezzo che si otterrebbe sommando al costo di produzione il valore aggiunto di ciascuna impresa intermediaria nella filiera distributiva;
  • La personalizzazione, realizzata da algoritmi che profilano i consumatori producendo offerte personalizzate sulla base del loro ‘click path’ o della loro cronologia di ricerca;
  • Il servizio clienti, più accentrato e semplificato perché utilizza pagine FAQ e assistente virtuale operante 24/7;

 

“Come dovrebbero comportarsi le imprese italiane?”

Prima di tutto dovrebbero considerare che ‘L’inerzia è proibita’, infatti il cambiamento è un fenomeno che evolve ad una velocità impressionante travolgendo tutti gli ambiti di un’attività economica. Le imprese non possono stare a guardare passivamente il tutto; se non vogliono essere estromesse dal mercato devono agire adeguandosi a tutte le novità che il cambiamento comporta.

 

Fatto questo, potrebbero valutare l’idea di ‘creare un’azienda specifica per spostare la colpa’, quindi costituire una società a doc che non appartiene alla catena e che si dedica esclusivamente al commercio online; in questa maniera i partner di filiera eviterebbero di penalizzare l’impresa parte della filiera imponendole limitazioni allo svolgimento della sua attività.

 

Se questi eventi non dovessero verificarsi, ulteriore opzione sarebbe quella di cercare di ‘stringere un patto con un grosso rivenditore’; le imprese produttrici dovrebbero convincere un grosso rivenditore a vendere online i loro prodotti in cambio di vantaggi, tra cui la divisione di guadagni. Il grosso rivenditore, sfruttando la sua economia di scala, garantisce all’impresa un buon collocamento dei suoi prodotti sul mercato, fronteggiando così la concorrenza costituita dalla costellazione di piccoli rivenditori non autorizzati.

A chiusura del nostro articolo e della nostra rubrica possiamo dire che la disintermediazione è un fenomeno che bisogna imparare a conoscere; in un mondo in continua evoluzione, un impasse, inteso come un momento di stallo nella fase decisionale, non può far altro che bloccare lo sviluppo di un intero sistema.

Alla fine dei conti, abbracciare ciò che è novità comporta sempre dei rischi, ma se i benefici derivanti da queste novità sono maggiori, vale la pena tentare e provare ad approfondirne la conoscenza.

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